Camerata
Camerata Cornello è un paese ricchissimo di storia: sembra che i primi nuclei abitati si siano costituiti già nell’alto medioevo quando in seguito alle invasioni barbariche le popolazioni della città si rifugiarono in valle.
A lungo assoggettato al regime feudale dei vescovi di Bergamo e raggiunto dalle lotte guelfo-ghibelline, subì la dominazione viscontea e a partire dal 1428 venne integrato nel territorio della Serenissima Repubblica di Venezia che aveva occupato tutti i territori bergamaschi.
In centro a Camerata Cornello si trova la chiesa parrocchiale dell’Assunta. L’attuale chiesa fu consacrata nel 1737 sulle rovine di un’antica chiesa quattrocentesca. Agli inizi del‘900 l’edificio fu prolungato di una campata e fu rifatta la facciata. L’interno presenta la tipica decorazione barocca, con affreschi settecenteschi di autore ignoto con soggetti legati all’esaltazione della Vergine.
Sono presenti due pregevoli tele di Carlo Ceresa: un San Antonio da Padova, protettore del territorio bergamasco e qui rappresentato con la tonaca e la toppa dei frati Cappuccini, e un Angelo custode che accompagna un bambino. Il dipinto all’altare della Madonna del Rosario è una Madonna con San Domenico e Santa Caterina (1610), opera di Francesco Zucco, uno dei più noti pittori bergamaschi del ‘600.
Nel corso della storia varie contrade in cui era diviso il territorio videro la nascita di numerose chiesette ed edifici che hanno mantenuto negli anni il loro fascino originario, conservando tutt’oggi il loro pregevole patrimonio.
Gli edifici di Camerata e delle sue contrade sono esemplare testimonianza dell’architettura rurale valligiana. Le costruzioni si adattano perfettamente alla morfologia del territorio, sfruttando quindi le caratteristiche del terreno, il materiale utilizzato è pietra locale tagliata in grossi blocchi legati con malta. Gli archi e gli elementi decorativi sono in pietra, i più antichi in macigno scuro, i più recenti in tufo e puddinga.